Dovete sapere (ma probabilmente lo saprete già) che le reti mediaset hanno uno strano e brutto vizio: soprattutto nel periodo estivo, mandano in onda ad orari notturni molto strani e volubili (tra le 1.00 e le 5.00 può essere mandato in onda di tutto!) delle serie in prima visione assoluta e, purtroppo, tra queste è passata in sordina anche "Kingdom Hospital" diretta dal maestro del brivido Stephen King.La serie prende spunto dall'originale "The Kingdom" di Lars Von Trier (di cui la seconda serie non è stata doppiata in italiano, ennesimo mistero!) ed anche se non è un capolavoro vero e proprio, non meritava certo di essere sprecata nelle notti infuocate dell'estate scorsa su Italia Uno.
Io ho avuto la costanza (e l'insonnia) di seguirla tutta e, devo ammettere che da Stephen King mi aspettavo di meglio (visto che sono un fan dei suoi libri/film/serie). Tredici episodi per questa serie sono stati davvero troppi, infatti, si nota subito come nella parte finale la serie riesca a crescere bene ed essere seguita con molta più disinvoltura rispetto ai talvolta stucchevoli episodi iniziali.
La trama: E’ protagonista il fittizio Kingdom Hospital, che si trova a Lewistown nel Maine, che include una bizzarra varietà di persone: tra i medici il chirurgo dott. Hook (Andrew McCarthy), l’arrogante neurochirurgo dott. Stegman (Bruce Davison), l’ambiziosa dott.ssa Brenda Abelson (Meagen Fay), il capo dello staff dott. Jesse James (Ed Begley Jr.), il giovane chirurgo dott. Elmer Traff (Jamie Harrold); tra i pazienti del presente e del passato, la sensitiva Sally Druse (Diane Ladd), il comatoso Peter Rickman (Jack Coleman), Mary (Jodelle Micah Ferland), il fantasma di una ragazza uccisa negli anni 1860, e Paul (Kett Turton), il fantasma di un ragazzo ucciso nel vecchio precedente ospedale. (Fonte)
Appunti: la bellissima sigla della serie è "Worry about you" di Ivy.
Voto: 7/10
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